Digitalizzare e innovare il nostro tessuto sociale

Siamo a cavallo di un’epoca, stiamo vivendo un nuovo stadio delle nostre vite che porterà cambiamenti, in questo scenario digitalizzare e innovare saranno due verbi che la faranno da padroni nel cambiamento delle abitudini del nostro tessuto sociale.

LO SCENARIO ATTUALE

Ne parlavo qualche settimana fa in un articolo sulla ripartenza, tutti noi abbiamo subito, chi più chi meno, il lockdown: alcuni hanno reagito con una paralisi della propria attività, altri hanno fatto il possibile per dare segnali di vicinanza e presenza, altri ancora erano già organizzati per interagire in modalità smart. Per te come è andata?

Hai anche tu la mia sensazione che ci sia stata una presa di coscienza generale del fatto che il consumatore medio ha, e avrà sempre più spesso, esigenze diverse rispetto a 20 anni fa?

Stai considerando che oggi i primi “millenials” sono diventati titolari di carta di credito e di conseguenza possono effettuare acquisti online senza dover chiedere il permesso a mamma e papà?

La direzione a mio avviso è evidentemente segnata. Si tratta di scegliere da che parte stare, ben consapevoli che sbagliare strada significherà affrontare il futuro con un arma in meno rispetto ai concorrenti.

COSA POSSIAMO FARE PER ESSERE PROTAGONISTI

Come consulente digitale mi interfaccio quotidianamente con svariate realtà imprenditoriali. La sensazione generale è che ci sia voglia di cambiamento (investimenti) ma poca consapevolezza del reale beneficio.

Per dirla in altri termini sono in molti ad essere tentati dal digitale ma altrettanti sono dubbiosi e spaventati di affrontare un cambiamento delle loro abitudini consolidate (la cosiddetta area di confort).

Personalmente capisco questo timore. Sono altresì convinto che in questo momento gli investimenti direzionati verso il digital debbano essere posizionati in modo consapevole e proprietario. 

COSA SIGNIFICA CONSAPEVOLE E PROPRIETARIO

Le opportunità “semplici” sono molteplici, marketplace online, Amazon, Ebay, Subito, Just eat  e altre iniziative dove la start-up mette a disposizione un sistema per gestire clienti e vendite. 

Entrare in questi circuiti può essere un vantaggio dal punto di vista organizzativo (soprattutto se il partner è già consolidato e non una nuova start-up) ma nasconde delle insidie se si cambia prospettiva d’osservazione accantonando il beneficio immediato e guardando a lungo termine le prospettive di crescita. 

Utilizzare piattaforme non proprietarie, infatti, significa generare traffico (i tuoi clienti) e regalarlo ai concorrenti, far aumentare il prestigio della piattaforma e rimanere uno in mezzo a tanti. 

QUINDI COSA FARE?

Come dicevo prima, in questo periodo, confrontandoci quotidianamente con le nostre realtà di vicinato e con i miei colleghi, ci siamo cosi chiesti come, attraverso il nostro gruppo di aziende, poter dare una mano ad imprenditori e Amministrazioni.

Le risposte che ci siamo dati tengono in considerazione i seguenti elementi chiave:

  1. L’imprenditore non può e non vuole fare da solo.
  2. L’Amministrazione Comunale può contribuire al progetto ma non può gravarsi della gestione.
  3. L’obiettivo comune è aumentare il fatturato e creare nuove esperienze d’acquisto: prenotazione, consegna/ritiro.
  4. Un’azione di gruppo (basata su canali proprietari) facilita la promozione (anche attraverso l’amministrazione) e rende autonomi i singoli imprenditori.
  5. Nel breve l’obiettivo comune deve essere focalizzato sul cambiamento delle abitudini locali (valorizzare il rapporto esercente/cittadino prima di tutto) tenendo ben presenti le esigenze del nostro tessuto sociale (da una parte i millenials dall’altra persone anziane con esigenze  di servizi sempre più contingenti).

COSA STIAMO FACENDO NOI

In questo scenario stiamo incontrando le Amministrazioni Comunali della provincia di Reggio Emilia per condividere la nostra visione, raccogliere input e feedback reali per costruire progetti “su misiura”.

L’obiettivo è quello di soddisfare le esigenze di esercenti e consumatori.

Proponiamo quindi un piano di azione dedicato. I nostri team sono in grado di occuparsi dello sviluppo, della formazione e dell’assistenza, in particolare attraverso i servizi che mette a disposizione Altuofianco. 

Da sempre viviamo le nostre giornate lavorative “sul campo” e, mai come oggi, sentiamo la necessità di fare squadra per dare un segnale di vicinanza agli imprenditori!

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